Quello che possiamo imparare in africa

Un ragazzo della provincia veneta, neolaureato in medicina nel 1983, comincia a interrogarsi su se stesso, scegliendo di diventare sacerdote e incontra il Cuamm, la più grande organizzazione italiana in Africa.


È l’inizio di un’avventura personale e collettiva che coinvolge soprattutto le fasce più deboli della popolazione – con programmi di cura e prevenzione, interventi di sviluppo delle strutture sanitarie, formazione di medici, infermieri, ostetriche e altre figure professionali – e che ha costruito presidi medici in 43 paesi. Una presenza stabile e strutturata in cui c’è molto da fare per formare medici e strutture autosufficienti, ma c’è anche molto da imparare. Non solo sugli africani, ad esempio sul loro rapporto con la natura, ma anche su di noi occidentali, capaci di tirar fuori risorse inaspettate quando ci confrontiamo con realtà così estreme e lontane.


Aiutarli a casa loro? Sì certamente, dice Dante Carraro, se comprendiamo che l’Africa non è quel monolite stereotipato che pensiamo ma una realtà molto diversificata. E se siamo in grado di uscire da una logica di emergenza per entrare in una di solidarietà nel tempo, nella consapevolezza di un destino comune.

Ingresso aperto alla cittadinanza



🗓 9 maggio 2023

⏰ 21:00

📍 InZir -viaggiatorincircolo – via Bezzecca, 10 – Forlì

✉️ info@inzir.it

🎫 Ingresso riservato ai possessori di tessera Arci (è possibile tesserarsi la sera dell’evento)

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